03/10/2016 DON ANTONIO, UN TERREMOTO DI PRETE

Lo scorso 29 settembre c'è stato un incontro dedicato ai dipendenti, ai collaboratori e ai volontari di In-Presa.
Un momento di riflessione di inizio anno grazie alla testimonianza di Don Antonio Villa fondatore della scuola media paritaria “Mons. Camillo di Gaspero” nata a Tarcento nel 1976 per ridare speranza alle vittime del terremoto del Friuli e che ancora oggi va avanti.
In quegli anni don Antonio era stato l'anima di una impressionante esperienza di condivisione che aveva visto impegnati sul campo migliaia di giovani di Comunione e Liberazione. E i ragazzi della comunità di Carate non avevano avuto poca parte in quell'opera di ricostruzione. Campi educativi, laboratori artigiani, sgombero di macerie e ricostruzione di edifici e del tessuto connettivo dell'intero Friuli. Tarcento, Attimis, Prossenicco, Gemona, Platischis, Taipana, Magnano, Tricesimo, Nimis, nomi di paesi che ancora rimangono scolpiti nella memoria di quei giovani che, incanutiti e anche un po' appesantiti, si sono ritrovati ad ascoltare il loro don Antonio nell'incontro qui ad In-Presa.
Don Antonio, si ricordava di loro, uno ad uno. Anche perchè veramente quei ragazzi avevano dato una grossa mano. Insegnando, facendo doposcuola, curando l'assistenza alle famiglie, sgomberando macerie e ponendo fondamenta. Ma anche, per esempio, costruendo dal nulla quella che allora veniva chiamata la "Baita", ossia il centro logistico e operativo di un movimento di popolo capace di chiamare a raccolta migliaia di protagonisti.
La storia di don Antonio Villa e della sua scuola si è rivelata un aiuto a riprendere il prezioso lavoro svolto lo scorso anno sul Rischio Educativo, e quindi a sottolineare la natura e lo scopo di un’opera di carità come quella che stiamo costruendo insieme.