...ed ecco era cosa molto buona.
"Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco era cosa molto buona".
Il rientro a scuola a In-Presa diventa la promessa di un cammino di bene.
La preside Chiara ha accolto i ragazzi di prima con la frase tratta dal racconto della creazione della Bibbia perché “oggi inizia una nuova avventura e vi auguriamo che questo viaggio sia la scoperta che le cose che ci sono date sono un segno di bene. Noi siamo voluti bene, e i tutor e i professori ne sono espressione, e se volete scoprire quanto siete amati l’unica cosa che vi chiedo è questa: seguite dei maestri!”
L'esperienza di un cammino buono traspare anche dalla testimonianza di Davide, ex-alunno che lavora in cucina presso l’Hotel de la Ville di Monza, che si è raccontato ai nuovi arrivati “se dovessi scegliere una frase che fa capire bene cos’è in-presa direi che QUI NON VIENI LASCIATO STARE. Questo può sembrare una cosa negativa e io ci ho messo tanto tempo a capirlo ma, secondo me è veramente la caratteristica principale di In-Presa. Se oggi sono qui a parlarvi è proprio perché nessuno mi ha lasciato stare e grazie al bene e alla tanta pazienza dei professori e dei tutor sono potuto crescere molto qui. Ci ho messo un po’ a capire che questa attenzione era una cosa buona. Per ogni comportamento sbagliato venivo richiamato, spesso chiamavano mia mamma perché facevo i versi o mi distraevo. C’erano tante regole e io non sempre le rispettavo. In più sono un tipo impulsivo che si scalda in fretta, quindi mi ricordo che ho fatto tantissime litigate con i miei professori, specialmente con il prof. di matematica che non me ne faceva passare una. La cosa bella era però la possibilità di ripartire ogni volta senza essere abbandonati, e finalmente in quarta (un po’ tardino!) ho capito che ero voluto bene e che tutti i richiami erano fatti per farmi crescere e per migliorarmi. Durante lo stage ho capito definitivamente che volevo fare il lavoro del cuoco e a quel punto è diventato chiaro che questa scuola era la strada migliore per potere realizzare quell’obiettivo. Di un tratto tutte le regole che mi venivano chieste con rigore e precisione non erano più una rottura, ma erano il modo per imparare veramente un mestiere. E così, tutto ciò che prima mi sembrava una perdita di tempo ho iniziato a vederlo come un’occasione per poter migliorare”.
Anche per Gabriele, ex-alunno del percorso per operatore meccanico e oggi capo-officina, l’esperienza a In-Presa ha lasciato un segno, “qui ho imparato ad aver fiducia negli adulti e così nella mia esperienza il tutor è diventato una specie di mamma e papà, che ti sostiene a scuola, al lavoro e anche al di fuori dell’ambito scolastico”.
Le gite di inizio anno, organizzate per i ragazzi più grandi, sono occasioni per gustare la bellezza del creato e di una compagnia che fa crescere. Alcuni sono stati in visita alla mostra del fotografo Robert Capa per imparare lo sguardo di un maestro capace di cogliere la ricchezza e il bello della realtà, altri hanno organizzato una grigliata open air a Caravaggio per un assaggio di cosa significa lavorare in una brigata, un gruppo è andato in gita a San Pietro in Civate, perché per raggiungere una meta bisogna seguire chi guida E poi le uscite sono state anche occasioni di incontrare dei maestri come gli chef e gli imprenditori capaci di comunicare l'amore per un mestiere.
Partiamo insieme per questo cammino di bene!