IL CANTICO DELLE CREATURE PER RISCOPRIRE IL DONO DELLA VITA
Il poeta Davide Rondoni racconta San Francesco ai ragazzi di In-Presa
"La poesia nasce quando ti fai colpire dalla realtà. E quando una persona ti regala una poesia è perché ti vuole bene, perché vuole consegnarti l’esperienza che fa di fronte alle cose importanti, allora le parole solite non bastano più, non si possono dire solo quattro chiacchere, ma ci vuole l’espressione poetica per comunicare qualcosa di eccezionale."Davide Rondoni
Lunedì 13 gennaio il poeta Davide Rondoni è stato invitato a scuola per presentare agli studenti il Cantico delle Creature di Francesco d’Assisi, prima opera della letteratura italiana. L’incontro è stato un’occasione per gli studenti di dialogare con un poeta del nostro tempo che, della tradizione iniziata da Francesco, è uno degli eredi di spicco, in quanto, in occasione degli 800 anni dalla scrittura del Cantico, è stato nominato Presidente del comitato nazionale per la celebrazione dei centenari di San Francesco.
Rondoni ha raccontato in modo coinvolgente la vicenda di Francesco e la sua intenzione di lasciare ai suoi fratelli, prima di morire, il dono di una poesia, il Cantico delle Creature, per trasmettere, attraverso la potenza del linguaggio poetico, un nuovo sguardo sul mondo.
Nel Cantico della Creature Francesco si sente "il piccolo" di fronte all’ «Altissimu, onnipotente, bon Signore” capace solo di stupirsi davanti al creato “tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione” e così inizia il suo canto del mondo in cui la realtà si fa amica e diventa vicina a ognuno come “frate vento”, “sora luna e le stelle”, “sor'aqua” e “frate focu”…
Il santo di Assisi prosegue il poema lodando la natura fino ad essere capace di accettare anche “sora nostra morte corporale” perché certo che, se la materia si corrompe, c’è qualcosa che durerà per sempre. E continua celebrando “ quelli ke perdonano per lo tuo amore, et sostengo infirmitate et tribulatione” perché solo chi perdona e si fa perdonare, e non vive la vita con il fucile in mano, potrà essere libero e lieto davanti a tutte le vicende della vita.
Grazie al dialogo con il poeta Rondoni è stato possibile riscoprire il valore del Cantico delle Creature e recuperare la positività con cui San Francesco guardava alla vita e alla morte sostenuto da un Amore più grande.